"Nessuno lo immaginava, nessuno...poi si sono visti arrivare là alle Capanne i tedeschi addosso e allora c'è stato uno sbando...tanti si sono concentrati alla Benedicta, pensando che arrendendosi sarebbero stati fatti prigionieri, non trucidati"


(testimonianza di Dante Ghezzi)





"Hanno scelto un interprete [...], ci dice - il viaggio è finito, qua dovremo lavorare, finchè ci abbiamo una goccia di sangue ; dimenticarsi le famiglie , il padre e la madre , i nonni , i fratelli , le sorelle , le mogli  e i figli e anche l' Italia. Che qua, finchè c'è una goccia di sangue lavoriamo, e quando non c'è più...vedete quella ciminiera, là?"


(testimonianza di Giuseppe Sericano)







"Andammo al grande cascinale La Benedicta. Trovammo in terra tutto intorno carte da gioco, spazzolini,dentifrici,ogni cosa e tanta legna bruciata.

La Benedicta era stata fatta saltare con la dinamite"


(testimonianza di Martina Scarsi)







"Fucilando e bruciando vivi nelle case contadini e patrioti assieme, il nemico ci ha uniti per sempre nella lotta per la liberazione.

Bisogna essere degni di chi è caduto [...] Tutto ciò segna il limite massimo a cui può giungere il nemico.

La nostra Stalingrado è giunta, occorre passare alla riscossa."


(Proclama redatto dall' intendente della III Brigata Liguria, Emilio Guerra)



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