PARTIGIANI SEMPRE! I sentieri del ritorno n.1

Massimo Carlotto, durante la Serata Benedicta 2022, presentando per la prima volta lo spettacolo “Partigiani sempre!”, auspicava "lo scambio" tra “comunità” portatrici di storie resistenti partendo dall' invito alla Benedicta i “resistenti” di Monfalcone.
Massimo Carlotto e Maurizio Camardi conoscono bene le storie di Monfalcone. Da molti anni sostengono attivamente l’Associazione esposti amianto. “Polvere” il primo spettacolo realizzato in collaborazione con gli Yo Yo Mundi, racconta la vita, la malattia e la morte delle persone vittime dell’inquinamento da amianto derivante dalle lavorazioni dei cantieri navali, oggi Fincantieri di Monfalcone.
Originario di Monfalcone è anche Spartaco Fontanot, dei Fontanot di Monfalcone, la sua storia emerge in “Partigiani Sempre!”.

Se ancora non si è presentata l'occasione di invitare i monfalconesi alla Benedicta, volentieri siamo andati noi a conoscerli per il loro “Primo Maggio”.

Nasce a Monfalcone il 17 gennaio 1922, l’anno della marcia su Roma. Suo padre e i suoi fratelli sono operai specializzati nei cantieri navali ma sono militanti comunisti, teste calde. Le assunzioni sono gestite dal sindacato fascista e i Fontanot finiscono presto nella lista nera per poi essere licenziati.
Non resta che emigrare. Con l’aiuto del Soccorso Rosso le famiglie di Giacomo e Giuseppe Fontanot si trasferiscono in Francia. Spartaco figlio di Giacomo, Nerone e Jacques figli di Giuseppe, sono "i tre Fontanot", vivranno in Francia e combatteranno nella Resistenza francese, tutti e tre sacrificheranno la loro vita per questo.
Spartaco vorrebbe fare l’ ingegnere, proseguire gli studi, ma i mezzi della famiglia non lo consentono. Ama la letteratura. Quando entrerà come effettivo nei Francs Tireurs sceglierà come nome di battaglia “Lantier”, il protagonista di Germinal di Emile Zola.
Spartaco farà parte di un gruppo internazionale guidato da un poeta armeno Missak Manouchian. Saranno la spina nel fianco degli occupanti nazisti con 229 azioni compiute in diciotto mesi, dal giugno 1942 al novembre 1943. Quando il 28 agosto 1943 uccidono il generale delle SS, Julius Ritter è caccia all’ uomo. Il giorno del loro arresto, i nazisti fanno tappezzare la capitale francese da 15000 manifesti rossi, la famosa “Affiche Rouge”, un volantino di propaganda infame in cui è scritto: "Dei liberatori? La liberazione! Ad opera dell’esercito del crimine" e sotto i volti di dieci partigiani dell’Ftp-Moi.
Condannati a morte dopo un processo sommario, vengono passati per le armi il 21 febbraio 1944 al Mont Valerien alle 15.24. Spartaco Fontanot verrà inumato in occosione della restituzione dei corpi nel cimitero parigino di Ivry sur Saine,(Saine, Val de Marne). Nel 1945 il consiglio municipale di Nanterre conferisce alla rue de Basses Groues il nome "Trois Fontanot", in omaggio a Spartaco, Jacques e Nerone. Spartaco è stato decorato con la croix Vermeil e con la medaglia della Resistenza a titolo postumo.
Il nome di Spartaco Fontanot figura sulle lapidi commemorative dedicate al gruppo Manouchian al 19 rue Au Maire a Parigi, a Marsiglia, vicino alla stazione di Evry -Petit Bourg (Essonne) dove sono stati arrestati Missak Manouchian e Joseph Epstein (Colonnello Gilles) e al Blanc- Mesnil (Saine Saint Denis) sulla campana commemorativa di Mont Valerien e presso il monumento ai caduti di Nanterre.

L' Affiche Rouge e la potenza tragica della vicenda umana che rappresenta, ci viene restituita nelle parole di un poeta come Aragon e dalla voce e dalle note del grande Léo Ferré.
La farina dei partigiani https://edizionialegre.it/product/la-farina-dei-partigiani/ è un romanzo, scritto da Andrej Marini dei Fontanot di Monfalcone e Pietro Purich. E la storia di un uomo e della sua famiglia, dall' avvento del fascismo fino ai giorni nostri e del legame indissolubile di una comunità con la fabbrica e con la cultura operaia che si porta dietro, della solidarietà, delle lotte tra poveri e delle lacerazioni tra dirigenza e base all' interno del partito comunista italiano; è la storia di una terra di confine e delle tante contraddizioni che in essa hanno generato gli infiniti scontri per il suo dominio.
L'incontro con il ramo italiano dei Fontanot di Monfalcone avviene poco prima dell'inizio dello spettacolo. La piazza è piena e si formano vari capannelli. Massimo e Maurizio salutano Davide, una delle anime del comitato "Vittime dell' amianto" e partono le presentazioni.
Tra i compagni del coro che si esibirà prima di "Partigiani sempre", un uomo alto, con gli occhiali spessi sente Massimo che racconta di come ha voluto inserire nel testo dello spettacolo la vicenda di Spartaco Fontanot. Il compagno dagli occhiali spessi è Andrej Marini, discendente del ramo italiano dei Fontanot. Sua nonna Anna Fontanot è la sorella del padre di Spartaco. Anna Fontanot e il marito Aldo Romano, accumuleranno la farina rubata presso i cantieri navali di Monfalcone, nella loro casa, sfamando le formazioni partigiane che operavano tra Italia e Slovenia per tutta la Resistenza.

Partigiani Sempre! è un reading, è uno spettacolo e un disco-libro, testo di Massimo Carlotto, testi e musiche originali di Maurizio Camardi e degli Yo Yo Mundi.
Partigiani Sempre! è un progetto collettivo che vuole essere esportato, per collegare storie resistenti, nuove patrie, nuove culture.
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